L'amore difettoso
di stefano furlan
INIZIO
GEN
2021
DEBUTTO
GIU
2021
MAX
25
PARTECIPANTI
DURATA
135
ORE DI FORMAZIONE
debutto
9/16
GIU 2019
repliche
15 e 21
lug 2019
6 e 12
set 2019
Regia
nome cognome
luci
nome cognome
Coreografie
nome cognome
tecnico video
nome cognome
informazioni
Docenti: Stefano Furlan
Durata: da Gennaio a Giugno
Totale ore: 135 ore di formazione
Cadenza: un incontro a settimana della durata di 4 ore
Partecipanti: il seminario è aperto a un max di 25 partecipanti
info e prenotazioni
+39 3332854651
Un laboratorio sull’amore e sulle difficoltà di riunione di due anime gemelle. Difatti, il filo tematico è l’amore come fenomeno difettoso. Amore coniugale, sessuale ma anche filiale, amore vissuto, o solo sognato, desiderato. Celebrando soprattutto le fatiche e gli inciampi dell’esperienza sentimentale, ciò che si costruisce è un caleidoscopio di situazioni, indipendenti narrativamente, che si susseguono una via l’altra, a inseguire un’ossessione, un’illusione, in un circolo più vizioso che virtuoso.
sinossi
La riunificazione delle due coree
Un testo sull’amore. La coatta divisione politica delle “due Coree” si presta soltanto come metafora, di platonica discendenza, per interrogarsi sulle difficoltà di riunione di due anime gemelle. Difatti, il filo tematico dei 18 quadri per 51 personaggi è l’amore come fenomeno difettoso. Amore coniugale, sessuale ma anche filiale, amore vissuto, o solo sognato, desiderato. Celebrando soprattutto le fatiche e gli inciampi dell’esperienza sentimentale, ciò che si costruisce è un caleidoscopio di situazioni, indipendenti narrativamente, che si susseguono una via l’altra, a inseguire un’ossessione, un’illusione, in un circolo più vizioso che virtuoso.
Perché non c’è unione senza separazione, appagamento senza insoddisfazione, appropriazione senza perdita, felicità senza dolore. Una giostra sempre in corsa, da cui è impossibile scendere, inevitabile come la vita, con l’amore, sua necessaria costituzione, a dettarne, implacabile, le regole. Un varietà dell’amor sofferto che un coro di “innamorati anonimi” tenta di mettere in scena sotto forma di performance sentimentali. Un girotondo di relazioni, una altalena di emozioni, dove ora si sorride e poi ci si commuove, in un afflato tragicomico dove non sempre predomina l’azione ma ciò che in silenzio scorre nelle pieghe dei discorsi.
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